Il progetto “UDINE STA BENE IN STRADA” collegato anche al progetto CESBAMED ha inteso, con questo studio, costruire una base di conoscenza che permetta di pianificare una serie di interventi volti a migliorare la vivibilità di aree urbane con un particolare focus sul Quartiere Aurora. L’ambito su cui si è concentrato il lavoro è stato quello di analisi della percezione da parte della popolazione residente da mettere poi a confronto con gli indicatori oggettivi messi a punto nell’ambito di CESBAMED per arrivare quindi alla definizione di interventi più mirati.
L’analisi della percezione su un ambiente di vita, non solo dal punto di vista urbanistico ed ambientale ma anche sociale, è base fondamentale per poter operare in maniera più oculata su un territorio pur conoscendo e avendone analizzato altri aspetti più oggetti. Le persone hanno infatti la tendenza a far prevalere, nel vivere quotidiano e nelle relazioni, il proprio percepito piuttosto che o anche in contrapposizione al dato oggettivo. Il dato sul percepito diventa punto di partenza per un percorso di conoscenza e crescita che si interfacci con il dato oggettivo senza banalizzare o sminuire il punto di partenza (il percepito) che rimane elemento distintivo della soggettività di ciascun cittadino.
Obiettivo dell’indagine è stato quindi quello di raccogliere informazioni relative alla percezione sulla qualità e vivibilità degli spazi pubblici e più in generale dei servizi del Quartiere Aurora. I due target indagati sono stati da una parte quello degli studenti della scuola primaria “Friz” e della scuola secondaria I grado “Bellavitis” e dall’altra i loro familiari.
La metodologia utilizzata per la somministrazione dei questionari è stata diretta tramite un intervistatore per quanto riguarda gli studenti che, a loro volta, sono stati invitati ad intervistare un loro familiare o un’altra persona adulta di loro conoscenza. Complessivamente sono stati raccolti 122 questionari compilati dagli studenti delle scuole, 43 sono stati invece quelli restituiti e compilati dai genitori. I questionari sono stati somministrati nelle giornate del 5 e 6 novembre 2018.
AMBIENTI E COMFORT sono stati analizzati per raccogliere le impressioni degli intervistati relativamente agli ambienti esterni valutandone in particolare alcuni aspetti ambientali come presenza di zone d’ombra, vento, rumore, ecc… Alcuni fattori influenzano fortemente lo stato di benessere e comfort in un ambiente di vita.
LE AREE VERDI sono state indagate attraverso una serie di domande che ne hanno analizzato vari aspetti (frequenza e periodo di utilizzo, estensione, accessibilità, attrezzature, sicurezza, presenza di alberi e zone fiorite). Le aree verdi rappresentano uno degli elementi fondamentali della vivibilità urbana non solo per i benefici ambientali ma anche per quelli paesaggistici e soprattutto sociali e relativi alla salute.
I SERVIZI sono stati analizzati sia per quanto riguarda quelli pubblici che quelli privati. Uno dei motivi che possono ridurre la vivibilità di un’area urbana è proprio la presenza di servizi che in caso di carenza o assenza limita fortemente la frequentazione degli spazi pubblici.
TRASPORTI E MOBILITÀ partendo dall’analisi dei mezzi di trasporto utilizzati in prevalenza per arrivare a quello che è il percepito rispetto alle possibilità di spostamento “dolce” (piedi e bicicletta) all’interno del Quartiere.
PERSONE E PAESAGGIO sono state indagate attraverso specifiche domande con l’intenzione di approfondire la percezione generale sia sul paesaggio che sulle persone che vivono nel Quartiere (quest’ultima è stata posta solo agli studenti).
Il quadro articolato che è stato costruito tramite i questionari restituisce un contesto di complessiva soddisfazione per il contesto di vita. Tranne alcuni ambiti di cui discuteremo a breve risulta una certa corrispondenza fra le risposte degli studenti e quelle degli adulti; questo a significare una buona sintonia e radicamento del percepito che è stato dichiarato. Non si evidenziano in generale criticità o particolari contraddizioni se non rispetto alla sicurezza degli spostamenti e al servizio di trasporto pubblico.
Gli elementi su cui risulta interessante lavorare a seguito di un più approfondito confronto con i dati oggettivi relativi agli indicatori valutati, sono quelli rispetto alla dotazione degli spazi verdi e sportivi ed in parte agli spazi di gioco per rendere più fruibili. D’altra parte è necessaria una riflessione sul tema dei servizi ed in particolare, per l’attività che si intende sviluppare, degli spazi destinati al tempo libero.
Questa generale (parlando dei target coinvolti) percezione positiva dovrebbe essere valorizzata proprio nel costruire contesti, situazioni ed occasioni di collaborazione e costruzione di comunità per andare a costruire o rafforzare le relazioni ed il capitale sociale del Quartiere.
Con il termine “capitale sociale” si intende generalmente quel bagaglio relazionale e valoriale che un soggetto costruisce nel corso della propria esistenza in una determinata società. L’individuo, infatti, già nei primi anni della vita assorbe su di sé una serie di norme e di valori che gli derivano dall’essere parte di un nucleo famigliare e di una società.
Crescendo, dunque, il soggetto inizierà ad ampliare la propria rete di conoscenze ed a relazionarsi con individui dal bagaglio valoriale ed esperienziale diverso dal proprio. Entrando in contatto con soggetti differenti per esperienza e per conoscenza, l’individuo andrà ad accrescere il proprio capitale che si svilupperà all’interno della società.
Pertanto, un individuo che nel corso della propria esistenza si relaziona con altri soggetti, accrescerà le proprie conoscenze, permettendogli di perseguire fini altrimenti difficilmente raggiungibili.
Infatti, l’unione di soggetti dal bagaglio valoriale ed esperienziale diverso rende possibile risolvere problemi collettivi, facendo perno su reti relazionali e su capitali sociali che variano da individuo ad individuo.
Si consegna in questo modo un primo bagaglio di informazioni utili proprio a lavorare sul capitale sociale delle persone, tenendo in profonda considerazione la loro percezione del loro ambiente di vita per arrivare a migliorarne la vivibilità combinando una pluralità di fattori (ambientali, urbanistici, di animazione sociale, relazionali, ecc…).