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La campagna

Siamo tutti pedoni: è pedone chi cammina, ma anche chi guida, perché prima o poi tornerà con i piedi per terra. La campagna Siamo tutti pedoni vuole parlare a tutti per richiamare l’attenzione sulle tragedie che coinvolgono il più debole utente della strada, con lo scopo di far crescere la consapevolezza che questa strage può essere drasticamente ridotta. Facendo rispettare le regole, educando ad una nuova cultura della strada, rendendo strutturalmente più sicure le strade, attuando un’azione preventiva e repressiva più intensa ed incisiva, suscitando un protagonismo diffuso a favore di questa impresa civile nelle istituzioni, nelle scuole e nella società civile.

La campagna, che si svolge con il contributo decisivo dei sindacati pensionati, vuole anche sottolineare il valore del camminare non solo per la mobilità ma anche per la salute e l’ambiente. Vuole sensibilizzare al rispetto del diritto alla mobilità di handicappati, anziani, genitori con passeggino evitando il parcheggio selvaggio e l’occupazione degli spazi riservati.

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Chi sono gli utenti deboli

Siamo tutti “utenti deboli”. Sono utenti deboli i bambini, gli anziani, i portatori di handicap, i genitori con i passeggini, i ciclisti, tutti coloro che soffrono – anche momentaneamente – di una ridotta capacità motoria, e i pedoni.

E anche chi guida è solo momentaneamente un non pedone.

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La strage dei pedoni

Nelle città italiane si registra il 43% delle vittime della strada, contro una media europea del 34%. Il 42% dei morti in città è un pedone o un ciclista. 7.000 morti e oltre 200.000 feriti in dieci anni: sono i dati impietosi sulle tragedie che coinvolgono i pedoni. Numeri impressionanti, resi ancora più drammatici dalle invalidità permanenti riportate dalle vittime della strada. Questa immagine terribile si fa ancora più nitida se si pensa che il 30% dei pedoni perde la vita mentre attraversa sulle strisce e oltre il 50% delle vittime ha più di 65 anni. Una media di quasi due morti e trenta feriti al giorno, una strage sostanzialmente rimossa dalla coscienza collettiva.