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Sagome a terra

Le sagome richiamano quelle che vengono tracciate con il gesso sull’asfalto dopo gli incidenti. Il numero delle stesse può indicare le vite perdute in un preciso arco di tempo nella città. Su ogni sagoma un nome fittizio con l’età e la tipologia vera della vittima (con il nome fittizio si vuole evitare di ferire i parenti delle vittime). I dati potranno essere forniti dai Comuni.

In alternativa sulle sagome potranno essere riportati dati relativi alla strage stradale a livello locale e nazionale.

 

sagome a terra rappresentano i pedoni morti sulle strada
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Corpi che parlano

Nonni e bambini sedendosi sul selciato di una piazza compongono con corpi il messaggio “Strada alla vita”, visibile anche dall’alto. Indossando tutti la stessa maglietta oppure un cappello la leggibilità della scritta umana è più nitida.

 

scritta umana

 

scritta umana

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Gli strumenti

Il libretto e il manifesto

Il cuore comunicativo della campagna è un libretto che nell’edizione 2016 è stato rinnovato nel formato (f.to 15×15 cm, 28 pagine a colori) e che diventa a tutti gli effetti uno strumento educativo ed informativo con testi e illustrazioni e vignette. L’invito è a tutti gli utenti della strada a rispettare le regole della strada e del buon senso. Insieme alle vignette, foto di personaggi con messaggi, testi letterari e scientifici. Insieme al libretto viene messo a disposizione anche un manifesto (formato 70×100 cm), sempre a colori.

Scarica il libretto

Scarica il manifesto

I video educational

Video educational – PEDONI – Siamo tutti pedoni 2016

Video educational – CICLISTI – Siamo tutti pedoni 2016

Video educational – AUTOMOBILISTI – Siamo tutti pedoni 2016

Video educational – SCOOTERISTI – Siamo tutti pedoni 2016

Le orme

A disposizione degli aderenti un set di orme rosse adesive da esterni con il logo Siamo Tutti Pedoni, create per organizzare iniziative di guerrilla marketing sulle strade delle città e invitare in maniera insolita e originale automobilisti e pedoni alla prudenza e al rispetto

Il post it

Un foglietto adesivo con la scritta “Siamo tutti pedoni, ricordalo quando guidi!” da attaccare ad auto e moto in sosta, per ricordare ai conducenti di rispettare i pedoni

 

Spot video

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Lo spot radio

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Quando

La campagna dura tutto l’anno e ha il suo culmine in autunno, quando si tiene l’appuntamento nazionale: la scelta di questo momento dell’anno è data dal fatto che i mesi più pericolosi dell’anno per gli utenti deboli della strada, dati alla mano, sono quelli invernali, più bui. Gli eventi volgiono essere un’occasione per far riflettere su questo tema proprio alle porte di una stagione così “pericolosa”. 

I promotori locali potranno autonomamente decidere altre date in cui attuare l’iniziativa.

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I bambini

I bambini per strada sono molto vulnerabili. Il loro campo visivo è ristretto ed hanno difficoltà nel concentrare l’attenzione su più cose nello stesso tempo e nel capire se un’auto è ferma o in movimento. Essendo bassi rimangono spesso nascosti agli occhi degli automobilisti. Sono portati a soddisfare i propri bisogni impulsivamente, sia che si tratti di rincorrere la palla o di raggiungere un amico che è dall’altra parte della strada. Quasi non hanno la percezione del pericolo, dei tempi di frenata, della velocità.

I bambini, così come gli anziani e gli altri portatori di handicap, non potranno mai adattarsi al sistema di traffico che attualmente predomina nelle città. Appare evidente che il sistema di mobilità deve adattarsi alle necessità e alla vulnerabilità degli utenti deboli della strada e non viceversa.

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I promotori

La campagna si svolge con il patrocinio di:
Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero della Salute, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Anci, Regione Emilia-Romagna – Osservatorio per l’Educazione alla Sicurezza Stradale

È promossa da:

 

 

 

Vede insieme istituzioni, scuole, associazioni e sindacati pensionati:

 

 

Anteas, Auser, Ada

Amministrazioni Provinciali
Bologna, Reggio Emilia

Amministrazioni Comunali
Alghero, Ancona, Bussolengo, Campagnola Emilia, Casalecchio di Reno, Caserta, Catania, Corato, Ferrara, Forlì, Marcon, Massarosa, Misano Adriatico, Molteno, Napoli, Ponte San Nicolò, Porto Tolle, San Marco in Lamis-Gruppo Volontari Protezione Civile, San Miniato, Santarcangelo di Romagna, Udine, Zola Predosa

Osservatorio Provinciale Sicurezza Stradale di Reggio Emilia

Aziende sanitarie
AUSL Reggio Emilia, ASL Viterbo, Istituto Ortopedico Rizzoli (Bo), ULSS 5 Ovest Vicentino

Associazioni
ADA – Associazione per i diritti degli anziani, ARCI, Associazione Angeli della Strada (Mt), Associazione La Città Possibile (To), Associazione La Strada Siamo Noi (Ge),  Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus Boretto (Re), Associazione Italiana Medici per l’Ambiente – ISDE,  Co.Mo.Do. – Confederazione Mobilità Dolce, Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”, Genitori Antismog (Mi), IT.A.CÀ. – Festival del Turismo Responsabile, FutureIsNow – Associazione Culturale Studentesca, WWF Bologna

Associazioni consumatori
Adiconsum, ADOC, Casa del Consumatore, Confconsumatori, Federconsumatori Bologna, Konsumer

Aziende
Conad, Tper

Media partner
www.lastradasiamonoi.info, www.bimbisicuri.it, ww.piedibus.it,

Ideazione e coordinamento
Centro Antartide
Tel. 051-260921
www.centroantartide.it
info@centroantartide.it

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Gli anziani e il diritto alla mobilità

Tra i più colpiti dall’insicurezza stradale ci sono gli anziani. Sia perché sono la maggior parte delle vittime, sia perché la percezione della strada come luogo pericoloso li spinge ad isolarsi con inevitabili ricadute negative per la salute e per le relazioni. Considerando che gli anziani nelle nostre comunità sono sempre di più, si comprende l’importanza dell’impegno per tutelare il loro diritto di muoversi liberamente e senza rischi.

età pedoni morti

Gli anziani non si muovono agilmente nel traffico. Non sono in grado di “scattare” per evitare i pericoli o di attraversare la strada velocemente. Sono naturalmente anziani. Non si può chiedere loro di adattarsi al traffico, ma si deve chiedere a chi guida di rispettarli.

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Destinatari

La campagna si rivolge in primo luogo ai conducenti di auto e moto, principali responsabili delle tragedie stradali. Ma più in generale punta a parlare a tutti: per costruire una nuova cultura della strada serve l’aiuto di ciascuno e comportamenti corretti sia da parte di chi guida che da parte di chi cammina.

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Un esempio di rispetto delle regole: i limiti di velocità

Un pedone investito a 30 km orari ha solo il 90% di possibilità di sopravvivere. Il 60% di possibilità se investito a 50 km orari. Oltre i 60 km orari non ha praticamente speranza. Vale anche per i ciclisti.

mortalità dei pedoni investiti in relazione alla velocità

Il rispetto dei limiti di velocità nei centri abitati consentirebbe di diminuire significativamente il numero delle vittime. Sulle strade urbane si verifica quasi l’80% di tutti gli incidenti e si registra il 73% dei feriti e il 44% dei morti totali. Nelle città dove si è riusciti a far rispettare i limiti di velocità il numero dei morti è diminuito fino al 90%.

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Gli obiettivi

L’obiettivo prioritario è richiamare tutti al rispetto delle regole che renderebbe possibile – subito e a costo zero – la riduzione drastica delle vittime.
Naturalmente i comportamenti virtuosi sono soprattutto il frutto di una intelligente sinergia tra azione educativa, preventiva e repressiva. Per far crescere la sicurezza degli utenti deboli della strada servono: percorsi pedonali protetti, reti di piste ciclabili e utilizzo diffuso delle tecnologie per scoraggiare comportamenti pericolosi.
Un’attenzione particolare per rendere più vivibili le città deve essere data anche all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla manutenzione di strade e marciapiedi.